lunedì 4 maggio 2009

Brasile

Questa prima parte dell’esplorazione della costa brasiliana è stata all’insegna della EFFE: non perché, come i più maliziosi staranno pensando, da buon italiano nello stato carioca mi sono fatto “distrarre” dalle bellezze locali (che, fra parentesi, tanto belle poi non sono); semplicemente perché  queste 3 settimane hanno avuto come terminali due luoghi che iniziano con la EFFE: Florianopolis e Fernando de Noronha.
Il viaggio inizialmente è stato come in tutto il resto del SudAmerica: tanti km da percorrere e tante ore in autobus sempre zaino in spalla: da Iguazu a Florianopolis (18h), poi da qui a Rio de Janeiro (20h). Ma un volta lasciata la città famosa in tutto il mondo per il Carnevale, ecco la svolta: ho abbandonato l’autobus (ho preso l’aereo fino a Natal, e qui ho noleggiato un’auto), pochi trasferimenti e comunque brevi, tante spiagge e tanto mare. Insomma, dopo quasi 3 mesi di vagabondaggio, avevo bisogno di un po’ di relax…
Sono stato in posti incantevoli come Praia do Pipa, Tibao do Sol, e soprattutto Fernando de Noronha, un’isoletta a 300 km da Natal che è un vero e proprio paradiso terrestre.

A Florianopolis ho rivisto (ci eravamo conosciuti in Uruguay) un ragazzo italiano (Maurizio) che da qualche mese vive lì, in un paesino dell’isola di Santa Caterina, e che non fa altro che surfare tutto il giorno… Mi ha detto che in Italia era stressato e che aveva bisogno di una parentesi, di staccare per un po’; gli ho chiesto che lavoro faceva nel nostro Paese, e mi ha risposto: “il maestro di snowboard”… ragazzi, mica qualcosa di massacrante come il minatore o il consulente SAP…

Ho conosciuto anche una meravigliosa coppia di vecchietti brasiliani, che celebravano i 40 anni di matrimonio girando per un mese (in auto) per la loro bellissima Nazione. Due persone piene di energia, entusiasmo e di vitalità. Il marito mi ha confessato il suo amore per l’Italia (che non ha mai visto) e soprattutto per un cantante (parole sue) “dei suoi tempi”: Sergio Endrigo. Secondo questo signore, Endrigo aveva avuto un successo incredibile in Brasile, prima che arrivassero i Beatles e lo spodestassero… capite? I Beatles hanno offuscato la carriera intercontinentale del nostro connazionale… mannaggia a ‘sti inglesi

Ma veniamo all’angolo della cultura, ovvero, come spesso capita in questo blog, parliamo di cibo: ottimo pesce, ottima carne (in particolare la picanha), ottime caipirinhas, eccellente frutta tropicale, in particolare l’açai: una piccola bacca viola-scura, altamente nutritiva, benefica e salutare, che da cibo di base tradizionale della popolazione indigena, è diventato bevanda di moda delle metropoli brasiliane. Vi rimando a questo sito per una descrizione più approfondita

Io, nella mia beata ignoranza, posso solo dirvi che è molto buono e molto fresco, e se vi capita l’occasione, di provarlo