mercoledì 27 ottobre 2010

In bici a Capo di Buona Speranza...

… e ce ne vuole tanta di speranza, pedalando su un vecchio rottame con le gomme sgonfie e la catena arrugginita…
Ho noleggiato la bici a Simon’ Town, un paesino sulla costa 40 km a sud di Cape Town, diretto alla punta estrema della baia attraverso il Parco Nazionale di Cape of Good Hope.
70 km di adorato su e giù (eufemismo per dire che non c’è pianura…), zaino in spalla e reflex a tracolla pronta, come un provetto pistolero, per una rapidissima estrazione.
La giornata è bellissima, e la prima macchina che rischia di investirmi mi ricorda che qui in SudAfrica hanno la cattiva abitudine di guidare a sinistra…
Il paesaggio è
meraviglioso, e sono talmente ebbro di felicità che nei tratti in discesa esterno la mia gioia cantando a squarciagola…
Forse è ancora l’effetto del vino di 2 giorni fa… eh già, perché fedele al motto “prima il dovere, poi il piacere”, il piacere della bici è stato preceduto dal dover visitare le varie aziende vinicole che circondano Cape Town (come si può intuire, il mio senso del dovere è mooolto particolare…)
Il wine-tour è stato provante: dalle 9 di mattina (anche se abbiamo iniziato a bere verso le 11) alle 7 di sera, visitando 5 winery ed assaggiando più di 20 vini… devo ammettere che i vini, anche se di buon livello, in generale non mi hanno entusiasmato, a parte lo shiraz; quello che invece mi ha entusiasmato è lo spettacolare
paesaggio che circonda queste aziende.
Certo, per dirla con
Hemingway, niente di nuovo sul fronte occidentale (o, in questo caso, molto meridionale): per limitarci all'Italia, basta pensare alla Toscana o alla zona di Alba. Comunque l’abbinamento vino-panorama è sempre una piacevole riscoperta. E l’altro giorno abbiamo concluso il tour sorseggiando un piacevole rosé frizzante in uno scenario fantastico, con tanto di musica dal vivo in sottofondo… bello vero!
Prima il dovere, poi il piacere, si diceva… ma prima ancora il dolore: il giorno dopo essere arrivato a Cape Town sono andato a fare una bella camminata in cima al Lion’s Head, una delle tante colline che circonda la città e di sicuro quella che offre la vista
più bella e completa.
Solo che complice il sentiero non proprio pianeggiante (un paio di tratti erano in
ferrata), oppure l’età, o il fatto che le 16 ore complessive di aereo del giorno prima mi avevano intorpidito i muscoli delle gambe, o probabilmente tutti e 3 i fattori insieme… beh, per farla breve dal giorno dopo le gambe hanno iniziato a farmi parecchio male… e qual è il  miglior rimedio per non sentire dolore alle gambe? Anzi, per non sentirle proprio le gambe???
Semplice… alcol a badilate!!!
Ecco perché ho fatto il wine-tour, ed ecco perché farlo è stato un dovere!

È stata durissima…