lunedì 16 aprile 2012

Indonesia: compleanno col botto...


Ubud, Bali; mercoledì 11 aprile 2012. È il mio compleanno (42). Ricevo qualche sms/email del tipo: “tutto bene?”, oppure “sei ancora vivo?”...
Io penso fra me e me: eccheddiamine, 42 anni non sono pochini, ma non ne farei una tragedia...
Poi capisco che il tono preoccupato (e preoccupante...) di quei messaggi era dovuto alla notizia del terremoto e del potenziale tzunami che era da poco avvenuto in Indonesia (però a Sumatra, a più di 3000 km da qui) da dove avevo scritto il precedente pezzo del “blog”. Al che ho iniziato a fantasticare: vuoi vedere che quei simpaticoni dei miei amici, a furia di lanciarmi anatemi ogni volta che ricevono una mail con le mie foto allegate, sono riusciti a creare un'onda di energia talmente potente da causare un terremoto nella zona dove sto viaggiando?!?
Beh ragazzi, compimenti... però avete sbagliato mira... e non cercate di rifarvi con Bali, perchè mentre leggete queste righe io sono in volo per rientrare (o sono già rientrato) in Italia.
Già, perchè Java e Bali rappresentano l'ultimissima tappa del mio viaggio: 3 mesi a zonzo per il Sud/Est Asiatico, nell'ordine Myanmar, Cambogia, Laos, Thailandia, Malesia ed Indonesia (Sumatra, Java e Bali). Ho chiuso decisamente in bellezza: Bali è una perla, ma tutta l'Indonesia in generale mi è piaciuta molto, anche se è talmente vasta che ne ho vista solo una piccola parte... un ottimo motivo per tornarci!
Del viaggio, come sempre, restano le foto e questo blog, a volte un po' contrastanti fra di loro: le foto raccontano paesaggi bellissimi, il blog fotografa momenti curiosi e/o divertenti, ma ovviamente ne' l'uno ne' l'altro sono in grado di descrivere tutto quello successo in 3 mesi.
Già... cosa succede in un viaggio di 3 mesi??? Niente di speciale, oppure di tutto e di più... buttiamola sul filosofico: in fin dei conti un viaggio (così come la vita) è fatto di alti e bassi, le cui vette ed abbissi possono dipendere da dove si è un un certo momento, con chi si è, come ci si è arrivati, come è il meteo, etc etc... Ma (fortunatamente) non esiste una legge matematica che determina i picchi ed i baratri del nostro umore: a volte ci sentiamo bene in un posto senza un motivo apparente, a volte non ci sentiamo a nostro agio in una località oggettivamente bellissima. C'est la vie...
Ma a proposito di alti e bassi, anzi di bassi e ancora più bassi, ecco come sono riuscito a svegliarmi per 4 giorni consecutivi ben prima dell'alba per collezionare una serie di sòle (romanesco, sinonimo di fregature):
lunedì 2 aprile, Yogyakarta (Java). Sveglia alle 4.30 per poter ammirare l'alba dalla vetta del tempio buddista di Borobudur . La stagione delle pioggie volge al termine, e solitamente si manifesta solo qualche breve acquazzone al pomeriggio. Quella mattina, però, piove. E l'alba dalla vetta non ha proprio nulla di magico, è un semplice passaggio dal buio alla luce, come se qualcuno avesse acceso l'interruttore. Solo che è tutto in bianco e nero...
martedì 3 aprile, Yogyakarta (Java). Sveglia alle 1.00 del mattino per prendere il treno dell' 1.50 che mi porterà a Malang. Pur arrivando in stazione in netto anticipo, per una serie di circostanze che non sto a descrivere, perdo il treno (di categoria business, ossia confortevole ed adattissimo per dormire, cosa di cui avrei bisogno). Devo ripiegare sul treno locale (categoria economy) decisamente più lento (e questo non è un problema) e senza A/C (ma anche questo non è un problema: garantisco che Milano d'estate è decisamente più calda ed umida di Java (che si trova sull'equatore) in aprile...). Ma è un treno, malgrado l'orario notturno, decisamente vivace: un via-vai continuo di gente che vuole vendere qualsiasi cosa (dalle bevande ai fazzoletti, dal cibo agli accendini), che suona qualunque tipo di strumento (musicale e non) elemosinando qualcosa, o che non suona nulla ma elemosina ugualmente, o semplicemente che sale e scende ad ogni frequente fermata. Di giorno sarebbe probabilmente una bella esperienza, ma di notte decisamente non e' il posto ideale per chi ha bisogno di dormire...
mercoledì 4 aprile, Malang (Java). Sveglia alle 2.30 per assistere in diretta (causa fuso orario) a Barcellona-Milan, gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Risultato finale 3-1 per i catalani, e Milan fuori dalla Champions. Vabbè, contro il Barcellona ci può stare, hanno giocato decisamente meglio. Peccato che dopo la partita non possa dormire a lungo perchè devo prendere l'autobus per Cemoro Lawang (e che l'autista indossi la maglietta di Messi...)
giovedì 5 aprile, Cemoro Lawang (Java). Sveglia alle 4.30 per poter ammirare l'alba dalla cima del Pananjakan (2700 metri). Camminata di 1 ora (oramai sono un sonnanbulo...) per giungere al punto panoramico, ma quando arrivo è nuvoloso. Fortunatamente le nubi sono alte e non offuscano la bellissima vista dei vulcani sottostanti, ma ancora una volta l'alba si riduce a qualcuno che muove l'interruttore da OFF a ON, senza poesia e soprattutto con una luce scialba che avvilisce il fotografo che è in me...
potrebbe andare peggio... potrebbe piovere” (per chi non ha colto la citazione, rivedere assolutamente Frankenstein Junior!). Infatti dopo mezz'ora inizia a piovere...

Inizio a pensare che Fantozzi sia un dilettante in confronto a me, ma so di sbagliarmi: alti e bassi si diceva prima, e per fortuna Bali era dietro l'angolo...