lunedì 13 dicembre 2010

In Tagada' in Mozambico

Finora ho usato i seguenti mezzi di trasporto in Africa meridionale: taxi (a volte in citta'), autobus a media/lunga percorrenza (spesso), auto a noleggio (2 volte), jeep di qualche tour operator (qualche volta).
Poi sono arrivato a Maputo, Mozambico. Da qui per andare a Ponta do Ouro, un paesino sulla costa un centinaio di km a sud, ho preso un minibus tipicamente africano: parte quando e´ pieno.
Sono stato fortunato: ho dovuto aspettare solo una mezz´oretta prima che si riempisse.
Chi ha avuto la sfortuna di conoscermi per lavoro dovrebbe sapere che (quando lavoro, cioe´ raramente...) mi occupo di logistica, a volte di ottimizzazione.
Beh, qui nel cosiddetto "terzo mondo" sono all'avanguardia in fatto di ottimizzazione dei trasporti: in 18 su un pulmino probabilmente omologato per 10 persone (piu´ ovviamente i bagagli...)
Sono l´unico bianco a bordo, ma non e´ un problema, ne' per me ne' per loro; sono le dimensioni della mia vicina di posto a rappresentare un problema: la gemella mozambicana della mitica Sora Lella di verdoniana memoria... Ma la stazza di questa signora non e' l'unica difficolta': il pulmino e' un 4x4 perche' la strada e' in pratica un riassunto della Parigi-Dakar, ed il pilota (me ne rendo conto dopo poche centinaia di metri...) e' probabilmente il campione nazionale di rally.
Per non farci mancare nulla (strada sconnessa, veicolo sovraffollato, guida extra-sportiva, ovviamente gran caldo...) il furgoncino e' una discoteca: ci sono 4 enormi casse sopra le nostre teste che pompano la peggior house music mai ascoltata (o meglio, subita).
E, ciliegina sulla torta, dietro di me (ma in pratica a 2,5 cm dalle mie orecchie) siedono 2 ragazzine adolescenti che squittiscono in portoghese (la lingua officiale in Mozambico) ad una ottava talmente alta che riescono addirittura a coprire il rumore proveniente dalle casse.
Non parlo il portoghese, ma intuisco che il loro dialogo e' il medesimo che qualunque coppia di ragazzine di quella eta' fa in tutto il mondo: "e allora io gli ho detto... e lui ha fatto.... al che io ho detto...  e lui ha risposto... poi e´arrivata lei e ha detto... e lui ha fatto.... e allora io..."
3 ore cosi'... una delizia...
Ad un certo punto, fra il violento sobbalzare dell'auto sulla pseudo-strada, la musica a palla e le adolescenti che urlano, mi sono sentito adolescente anch'io: un 14enne alle giostre, sul Tagada'... mi sono anche spuntati i brufoli...
ps: chi non si ricorda, o non sa cose', o non ha mai provato il Tagada', e' uno sfigato...