lunedì 27 febbraio 2012

Laos, finalmente!



...finalmente non perchè fosse una delle destinazioni che ho sempre sognato (anzi, fino ad un mese fa LAOS per me era come un acronimo o una sigla strana, non un paese da visitare...)
Finalmente perchè, fino a questo momento, in Asia non avevo ancora sentito quella vibrazione, quel piacere e quell'appagamento che è l'essenza stessa del viaggiare. Forse semplicemente perchè, rispetto a Myanmar e Cambogia, il Laos, paesaggisticamente parlando, è molto più bello, più vario, più completo: non c'è il mare, ma come si può vedere dalle foto, l'acqua (fiumi, laghi, cascate, lagune) decisamente non manca... .
Ovviamente è un giudizio del tutto personale, condizionato dal fatto che sono decisamente più attratto dalle bellezze della Natura che dalle opere dell'uomo, anche se queste a volte sono fantastiche (come le aree dei templi di Bagan in Myanmar o di Angkor in Cambogia). Però, in questo viaggio in Asia, solo qui ho potuto ammirare paesaggi che non mi facessero pensare: “bello, ma...”, iniziando immediatamente a fare una comparazione con altri incantevoli luoghi visti in giro per il mondo, e creando una sorta di classifica virtuale, dove quello che avevo davanti agli occhi inevitabilmente finiva abbastanza in basso nella lista. Qui, ripeto, è scattato di nuovo quel meccanismo per il quale non pensi “bello, ma...”.
Semplicemente esclami “bello!”. Senza comparazioni o classifiche del tutto inutili. Quando un luogo ti “rapisce” lo fa in maniera irrazionale. È bello. Punto e basta. Senza se e senza ma.
Ed una volta che il trend positivo inizia, vedi tutto in maniera ottimistica. Esiste sempre il rovescio della medaglia, ma nulla vieta di pensare che si tratti di una medaglia con 2 facce uguali...
Quindi da sud a nord, dalle 4000 isole del Mekong passando per gli altopiani impreziositi da numerose cascate per finire con le pareti di roccia a picco costellati da decine di grotte, mi sono proprio gustato questo paese!
Forse questo “positivismo” deriva anche dal fatto che ho incontrato personaggi decisamente interessanti nelle ultime 2 settimane. O forse è il “positivismo” stesso che mi fa ritenere le persone che incontro molto interessanti... chissà.
Comunque negli ultimi 15 giorni la Svizzera l'ha fatta da padrona: prima ho incontrato 2 ragazzi di Basilea che erano in giro con le loro bici: dalla confederazione elvetica al sud-est asiatico pedalando per 6 mesi, attraversando Europa dell'est, Turchia, Iran e prendendo un paio di aerei per evitare le zone “calde” (non in senso climatico, ma intese come zone a rischio) come il Pakistan, o quelle fredde (in questo caso si, in senso climatico) come il Nepal. Mi ha molto sorpreso il fatto che questi 2 svizzerotti abbiano attraversato l'Iran, un paese che ritenevo pericoloso, dato che sono condizionato dalle apparizioni televisive di quel pazzo di Ahmadinejad, il leader iraniano, e ingiustemente pensavo che tutti gli abitanti di quel paese fossero come lui. Invece gli elvetici mi hanno detto che la gente iraniana e' ospitalissima, i giovani parlano tutti un buon inglese e, soprattutto, è un posto meraviglioso.
Cosa che mi è stata confermata da altri 2 elvetici (in questo caso una coppia), che ho incontato qualche giorno dopo, e che stanno facendo più o meno lo stesso percorso dei loro connazionali, ma questa volta in camper. Certo, con il camper è decisamente più facile che con la bici, però è pur sempre una bella impresa. E poi, mentre i ciclisti sono quasi alla fine della loro avventura, ed una volta arrivati in Vietnam torneranno a casa in aereo, la coppia è solo a metà (scarsa) del viaggio: il ritorno avverrà attraversando Cina, Mongolia e Russia...
Io mi ritengo doppiamente fortunato: primo perchè riesco a viaggiare spesso e a lungo, secondo perchè nei miei viaggi incontro sempre persone, per me, incredibili.
Persone interessanti incontrate, paesaggi incantevoli, ottimo cibo (componente come sempre fondamentale per valutare un posto, e a Luang Prabang ho mangiato il pesce più buono della mia vita. Giuro!). Insomma, il Laos mi ha pienamente soddisfatto.
Ormai me lo chiedo ogni volta che sto bene in un posto: vivrei qui?
No.
Ma è stupendo esserci stato!

PS: forse alla fin fine L.A.O.S. è veramente un acronimo: "Lasciati Andare, O Sognatore..."