venerdì 31 marzo 2006

Guatemala

Dopo avere passato la frontiera in modo a dire poco curioso (a piedi, zaino in spalla, attraversando un mercato, senza che nessuno mi chiedesse i documenti), mi sono diretto subito al lago Atitlan. Posto ad una altitudine di circa 1500 m (quindi, in questa stagione, con un clima meravigliso), relativamente piccolo (circa 50 km di circonferenza) ma con la particolarita' che ben 3 vulcani si affacciano sulle sue acque (il lago stesso e' di origine vulcanica); una decina di paesini lo circondano, il piu' famoso e' Panajachel, dato che e' proprio di fronte a 2 dei 3 vulcani.
Ma e'molto piu' carino San Pedro, dove ho conosciuto degli italiani che gestiscono un bar; i ragazzi sono appassionati di Risiko!, ed io gia' pregustavo una partita con dadi e carrarmatini a distanza di migliaia di km e di migliaia di giorni (ahime') dall' ultima volta, che, se non ricordo male, e' stata nello scorso millennio... poi, purtroppo, non siamo riusciti ad organizzare ed io sono ripartito.
Risiko! a parte, i ragazzi mi hanno consigliato un posto per dormire, tale Mikaso (che con Risiko ha una certa assonanza...) un po' fuori dal paese, ma direttamente affacciato sul lago. Dopo una camminata di 20 min zaino in spalla, mi trovo davanti un cubo bianco, alto 3 piani, con scritto a caratteri giganteschi MIKASO su una delle facciate. Pensavo fosse stato uno scherzo degli italiani (bastardi!), forse perche' la costruzione ricorda un dado del Risiko, o forse perche' apprezzano la coltivazione di marijuna (in bella vista!) li' di fianco... comunque ero abbastanza scoraggiato, ma ormai ero li', e sono entrato...
Beh, avete presente quando si dice che qualcuno e' bello dentro, normalmente per giustificare il fatto che e' un cesso esteriormente? Ok, il Mikaso e' cosi': tanto brutto fuori quanto incantevole dentro: 2 file di balconi in ferro battuto sorretti da travi in legno massiccio che si affacciano su di un luminosissimo patio ornato con fiori, fontane e statue; tetto con travi a vista, anch'esse di legno massiccio, cosi' come le porte, i letti e gli armadi delle camere. Ma la vera chicca e' il terrazzo, che domina il lago e da cui ci si puo' godere sia l'alba che il tramonto. Ragazzi, fare colazione su di un terrazzo cosi' e' un bel modo per iniziare la giornata... Ovviamente tutto questo ha un prezzo decisamente alto per gli standard guatemachi (penso si dica cosi'...): la bellezza di 11 euro per notte!
Vi dicevo che oltre a San Pedro e Panajachel, ci sono altri paesini intorno al lago, alcuni composti solamente pochissime case: ne ho visitato qualcuno in bici, ed ancora una volta ho potuto apprezzare la semplicita' e la serenita' di queste persone.
Ma torniamo a San Pedro: anche qui la gente e' cordialissima, quando ti incrociano per strada si aprono in un gran sorriso e ti salutano calorosamente. Ad occhio esistono 300/400 case ed una ventina di chiese... mai vista una densita' di chiese cosi'! Ma la cosa piu' incredibile e' che sui muri di ogni via o vicolo c'e' almeno un murales con scritte del tipo:
GESU' TI AMA!;
CRISTO E' LA TUA SALVEZZA!;
GESU' E' IL SIGNORE DI SAN PEDRO!;
SOLO GESU' PUO' CAMBIARE LA TUA VITA!

Beh... non vorrei sembrere blasfemo, ma per quanto mi riguarda spero proprio che Gesu' abbia cose piu' importanti da fare e che non cerchi di cambiare la mia vita... al momento non mi lamento!