giovedì 20 aprile 2006

Belize: Caye Caulker

Il Belize, come primo impatto, e' un po' strano: pur essendo circondato da Stati di lingua spagnola, la lingua ufficiale e' l'inglese; la moneta locale e' il dollaro che ha un rapporto fisso di 2 a 1 con quello USA, pero' sulle banconote c'e' la Regina d'Inghilterra...
Stranezze a parte, c'e' da dire che e' indubbiamente il Paese piu' caro dell' America Centrale (non per niente sono rimasto qui solo 4 giorni...); ma ha il vantaggio di avere la barriera corallina piu' lunga dell'emisfero occidentale. Ed e' ovviamennte li' che sono andato.
Un isolotto che si chiama Caye Caulker, per il momento ancora immune al turismo di massa, dove mi sono dedicato a mare, passeggiate in bici, tramonti, cene al chiaro di luna piena (a proposito, qui la luna piena e' durata ben 3 giorni. Giuro! E sono sicuro che i litri di cuba libre che ho bevuto non hanno assolutamente influito su questo fenomeno...).
Ma soprattutto mi sono dedicato allo snorkeling. A bordo di una barca a vela (oramai ci ho preso gusto...) siamo stati in giro tutto il giorno, facendo tappa in 3 punti diversi della barriera. Che dire? Bellissimo! Ho visto tutti i pesci che Piero Angela vi puo' mostrare in un anno di Quark: dallo squalo di Spielberg al piccolo Nemo! L'ultima tappa, in particolare, era vicina al Blue Hole, una fossa che e' il paradiso dei sub. (per chi non lo sapesse, lo snorkeling si fa con maschera e pinne, ma senza bombole, ed e' questa la principale differenza rispetto a chi fa immersioni). Devo ammettere, pero', le mie difficolta' a muovermi sott'acqua: faccio snorkeling con la stessa scioltezza con cui Alberto Tomba dice una frase di senso compiuto.
Oddio, il Belize non si limita a questa isola: ci sono anche jungla, siti archeologici e piantagioni di frutta (l'uomo Del Monte abita qui...). Ma sono tutte cose che bene o male ho gia' visto in Messico e Guatemala