sabato 14 marzo 2009

Elogio della Bolivia

La Bolivia è uno dei posti più belli del mondo! E’ difficoltoso viaggiare qui perché molte delle strade non sono asfaltate, gli alloggi sono di fortuna, a volte senza elettricità e con toilette improvvisate… ma si viene ampiamente ripagati dalla bellezza di questi luoghi.
C’è una varietà incredibile: sembra quasi che il padreterno si sia divertito a concentrare in queste zone un insieme di meraviglie sparse a casaccio da altre parti del pianeta:
Vulcani come in Guatemala; Gayser come nel parco dello Yellowstone (USA); Pozze di acqua termale come in Nuova Zelanda; Deserti di pietra come in Marocco; Lagune abitate da fenicotteri come in Camargue (Francia); e poi il Salares di Uyuni… che non ha eguali: il lago salato più grande del mondo (10500 km2, poco piu' grande della Calabria) che, anche grazie all’altitudine (3600 metri slm) offre un panorama indescrivibile, in particolare all’alba.
E anche i boliviani si rivelano all’altezza della bellezza dei luoghi che abitano: non dal punto di vista estetico, dato che sono fra le persone più brutte del mondo… ma, giudizio estetico a parte, sono persone meravigliose: solari, semplici, onesti. E soprattutto dotati di una grandissima dignità: sono poveri, ma non lo fanno pesare, né al turista né a loro stessi; hanno pochissimo, ma se lo fanno bastare e se lo sanno godere… una grandissima lezione di vita.

Io e Andrea abbiamo fatto un tour in jeep partendo da Tupiza (altitudine 3000m) per arrivare dopo 4 giorni ad Uyuni (3600m); la prima notte l’abbiamo passata in un paesino di 4 anime a 4200 metri sul livello del mare. E cosa puoi trovare in un simile posto? Ovviamente 2 campi da pallacanestro, con 3 bambine tra i 5 agli 8 anni che ci invitano a giocare. E’ vivamente consigliano evitare sforzi appena arrivati in altura… quindi noi, che siamo incoscienti, abbiamo accettato l’invito, e con altri turisti/viaggiatori abbiamo improvvisato un 4 contro 4 divertentissimo con le ragazzine del luogo. Ogni tanto il campo veniva attraversato in bici da un bambinetto di non più di 3 anni spinto da un coetaneo che indossava un improbabile cappello da esploratore. Ogni volta che il ciclista passava, io gli urlavo: ”vai Pantaniii!!!”, e lui mi ricambiava con un sorriso che mi apriva il cuore. Purtroppo non avevo la macchina fotografica con me, ma vi assicuro che la coppia di bimbi era meravigliosa.
Prima ho scritto che i boliviani sono fra le persone più brutte del mondo, ma questo vale solo per gli adulti; i bambini sono bellissimi: pelle olivastra, capelli e occhi nerissimi, lineamenti leggermente orientali; è incredibile come peggiorino crescendo.
Il tour è proseguito con un po’ di inconvenienti inevitabili su queste strade (ruota forata, ammortizzatore rotto, radiatore bucato…), ma la nostra guida, Freddy, si è rivelato oltre che un abile pilota di fuori strada, anche un eccellente meccanico. Era bellissimo guardare il rapporto che aveva con la sua jeep, una vecchia Toyota Land Cruiser del 1986 (preferisco non pensare quanti km ha fatto quell’auto…): la coccolava, la accarezzava, la trattava con affetto; alla sera le metteva la coperta per non farle prendere freddo (ed infatti la volta che se ne è dimenticato, l’auto, la mattina dopo, non voleva partire – probabilmente per ripicca…)
Freddy è il tipico boliviano che ho descritto sopra, quindi una gran brava persona, e mi ha fatto molto piacere chiacchierare con lui. Quando gli ho detto che era una guida eccellente e che si vedeva che gli piaceva il suo lavoro, mi ha risposto che il lavoro “me encanta”.
Che invidia… facessi io un lavoro che “mi incanta”, non avrei bisogno di prendermi queste pause così lunghe… vabbè, la pianto qui sennò mi tiro addosso troppi “vaffa” più che giustificati. Però l’invidia rimane: fare un lavoro che ti piace è fondamentale! Che bello: essere pagati per qualcosa che faresti anche gratis.
Ma torniamo alla Bolivia: un’altra cosa particolare è che, pur essendoci luoghi tanto belli, non esiste il turismo di massa; non esistono villaggi turistici o alberghi a 5 stelle. Probabilmente anche per una questione logistica (difficoltà di spostamenti, altitudine…), però Freddy ci ha raccontato che qualche anno fa era stato costruito un albergo di lusso nel Salares, ma che poi è stato distrutto perché l’impatto ambientale era elevato….
Ragazzi, quante cose abbiamo da imparare da questo Stato del cosiddetto terzo mondo…